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disturbi d'ansia CLASSIFICAZIONE DIAGNOSTICA DSM IV-TR

I Disturbi d’Ansia classificati dal Manuale Diagnostico DSM IV-TR sono molteplici e all’interno di questi si possono manifestare Attacchi di Panico ed Agorafobia.

Un Attacco di Panico corrisponde a un periodo preciso durante il quale vi è l’insorgenza improvvisa di intensa apprensione, paura o terrore, che in pochi minuti raggiunge l’apice, spesso associata con una sensazione di catastrofe imminente. Durante questi attacchi sono presenti sintomi come dispnea, palpitazioni, dolore o fastidio al petto, sensazione di asfissia o di soffocamento, paura di “impazzire” o di perdere il controllo.

 L’Agorafobia è l’ansia o l’evitamento verso luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile (o imbarazzante) allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto in caso di un Attacco di Panico o di sintomi tipo panico (per esempio, paura di avere un attacco improvviso di vertigini o di diarrea).

La Fobia specifica

La caratteristica essenziale della Fobia Specifica è la paura marcata e persistente di oggetti o situazioni chiaramente discernibili e circoscritte.

Gli oggetti-situazioni temute possono riguardare, ad esempio, gli animali, l’ambiente naturale (come le altezze, i temporali, ecc.), il sangue, le ferite, una situazione specifica (come i trasporti pubblici, i ponti, guidare, i luoghi chiusi, ecc.).

L’esposizione all’oggetto-situazione temuta provoca un’immediata risposta ansiosa, che può prendere o meno la forma di un Attacco di Panico.

La persona adulta riconosce la paura come eccessiva o irragionevole; nei bambini questo può non accadere.

Lo stimolo pauroso può essere evitato, come avviene più di frequente, oppure sopportato nel timore.

L’ evitamento, la paura, o l’ansia anticipatoria riguardo l’oggetto-situazione temuta interferiscono con la routine quotidiana: ad esempio nella vita lavorativa, sociale o nell’essere particolarmente afflitti per la sua presenza.

La Fobia Sociale

La caratteristica essenziale della Fobia Sociale è la paura marcata e persistente di situazioni sociali o prestazionali che possono creare imbarazzo.

La persona può essere preoccupata di rimanere imbarazzata e timorosa che gli altri la giudichino ansiosa, debole, “pazza”, stupida. Può temere, ad esempio, di parlare in pubblico per la preoccupazione che gli altri notino il tremore delle mani o della voce, oppure può provare ansia estrema quando conversano con gli altri per la paura di apparire poco chiara.

L’esposizione alla situazione sociale o prestazionale provoca un’immediata risposta ansiosa, che può prendere o meno la forma di un Attacco di Panico.

La persona adulta riconosce la paura come eccessiva o irragionevole; nei bambini questo può non accadere.

Lo stimolo pauroso può essere evitato, come avviene più di frequente, oppure sopportato nel timore.

L’ evitamento, la paura, o l’ansia anticipatoria riguardo la situazione temuta interferiscono con la routine quotidiana: ad esempio nella vita lavorativa, sociale o nell’essere particolarmente afflitti per la sua presenza.

 Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo

Le caratteristiche essenziali del Disturbo Ossessivo-Compulsivo sono ossessioni o compulsioni ricorrenti.

 Le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini persistenti vissute come intrusive e inappropriate. Le ossessioni vengono percepite come al di fuori del proprio controllo e come pensieri che la persona non si aspetterebbe di avere.

Esse possono riguardare pensieri di contaminazione, dubbi ripetitivi, la necessità di avere le cose in un certo ordine, impulsi aggressivi, fantasie sessuali.

L’individuo con ossessioni di solito cerca di ignorare o sopprimere tali pensieri o impulsi, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (cioè, una compulsione). Ad esempio, un individuo afflitto dal dubbio di non aver spento una stufa cerca di neutralizzarlo controllando ripetutamente per assicurarsi di averla chiusa.

 Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi o azioni mentali il cui obiettivo è quello di prevenire o ridurre ansia o disagio.

Possono manifestarsi con il lavarsi e pulire, contare, controllare, richiedere o pretendere rassicurazioni, ripetere azioni, e mettere in ordine.

Le compulsioni sono eccessive e non connesse in un modo realistico con ciò che vorrebbero neutralizzare o prevenire.

 La persona con Disturbo Ossessivo-Compulsivo ha riconosciuto, almeno in qualche momento, che le ossessioni o le compulsioni sono eccessive o irragionevoli.

Le ossessioni e le compulsioni sono ricorrenti e sufficientemente gravi da far impiegare tempo, da far sentire particolarmente afflitti per la sua presenza o da interferire con la routine quotidiana: ad esempio nella vita lavorativa, sociale.

Il Disturbo Post-traumatico da Stress

La caratteristica essenziale del Disturbo Post-traumatico da Stress è lo sviluppo di sintomi tipici che seguono un fattore traumatico estremo.

Per fattore traumatico estremo si intende l’esperienza personale diretta di un evento che causa o può causare morte o lesioni gravi a sé stessi o a un’altra persona, oppure il venire a conoscenza della morte violenta/inaspettata, di minaccia di morte o lesioni sopportate da una persona con cui è in stretta relazione. La persona nel vivere l’evento prova paura intensa, sensazione di essere inerme o orrore.

Sono potenziali fattori traumatici estremi, ad esempio, la rapina, i disastri naturali, gravi incidenti automobilistici, il venire a conoscenza di una diagnosi di malattia minacciosa per la vita.

 I sintomi tipici che seguono all’evento traumatico includono il rivivere l’evento traumatico (come ad esempio, ricordarlo o sognarlo frequentemente), l’evitamento di luoghi, situazioni, persone, ecc. che lo ricordano, la riduzione dell’interesse verso la realtà o della capacità di provare emozioni, e sintomi ansiosi.

Questi sintomi causano una particolare afflizione per la loro presenza o interferiscono con la routine quotidiana: ad esempio nella vita lavorativa, sociale.

 I sintomi devono essere presenti per più di 1 mese, altrimenti si parla di Disturbo Acuto da Stress.

Il Disturbo d’Ansia Generalizzato

La caratteristica essenziale del Disturbo d’Ansia Generalizzato è la presenza di ansia e preoccupazione eccessive, che si manifestano per la maggior parte del tempo, nei riguardi di molti eventi o attività, spesso circostanze quotidiane, come ad esempio responsabilità lavorative, problemi economici, faccende domestiche, far tardi agli appuntamenti.

La persona ha difficoltà a controllare la preoccupazione.

L’ansia e la preoccupazione sono accompagnate da sintomi come irrequietezza, facile affaticabilità, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, tensione muscolare, e sonno disturbato.

La persona prova disagio dovuto alla presenza costante della preoccupazione, alla difficoltà a controllarla, o sperimenta che l’ansia interferisce con aree importanti della propria vita, come ad esempio la vita sociale o lavorativa.

La preoccupazione dev’essere presente per almeno 6 mesi.

Altri Disturbi d’Ansia

Oltre ai disturbi sopracitati, ci sono il Disturbo d’Ansia Dovuto ad una Condizione Medica Generale, caratterizzato da sintomi ansiosi ritenuti conseguenza fisiologica diretta di una condizione medica generale, il Disturbo d’Ansia Indotto da Sostanze, caratterizzato da sintomi rilevanti di ansia ritenuti conseguenza fisiologica diretta di una droga di abuso, di un farmaco o dell’esposizione ad una tossina e il Disturbo d’Ansia Non Altrimenti Specificato, caratterizzato da ansia rilevante che non soddisfa i criteri per gli altri disturbi.

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